Innovazione Nov 12, 2018

Cosa pensi di fronte a un frigorifero? / Una ricerca sul consumer behavior

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Insieme a Epta Group abbiamo avviato una collaborazione con gli studenti di Psicologia delle Organizzazioni dell’Università Cattolica di Milano, con l’obiettivo di studiare e comprendere il comportamento degli utenti di fronte ai frigoriferi commerciali – nella GDO quanto nel retail.

Attraverso task da completare sul campo, gli studenti hanno avviato un processo di ricerca, mettendo in pratica le competenze acquisite durante il corso di studi magistrale in Psicologia delle Organizzazioni. Questo tipo di percorsi, parte del progetto delle Esperienze Professionalizzanti dell’Università Cattolica di Milano, ha lo scopo di mettere in relazione gli studenti con un committente esterno, per far loro sperimentare come funzionano le consulenze in un rapporto di lavoro realistico con: scadenze, task e difficoltà da superare per terminare il lavoro. 

La nostra domanda è stata: come si comportano le persone, di fronte al frigorifero GLEE-45 che Studio Volpi ha progettato per IARP?

Il risultato di questa collaborazione è un prezioso documento, esempio di una metodologia psicologica e analitica in grado di rendere razionale ciò che è quanto di più personale possibile: la percezione e il comportamento di fronte a un prodotto dalle features fino a quel momento sconosciute.

 

LA RICERCA COMPLETA E I PUNTI CHIAVE:

Lo strumento progettato e messo in pratica dagli studenti è semplice solo in apparenza: è composto da una prima fase di osservazione guidata da un task specifico, seguita da una serie di domande (più o meno strutturate) da rivolgere agli utenti per aiutarli a rendere più consapevole la loro interazione col prodotto preso in analisi.

Esercizi il più emotivi possibile permettono di valutare l’attrattività del prodotto e analizzare le motivazioni dei gesti compiuti permette di valutare la reale efficacia del design.

Il design della vetrina refrigerata Glee-45 è stato realizzato con un approccio che mette al centro l’utente fin dalle prime fasi del progetto, dove ogni elemento è studiato per essere immediatamente comprensibile nell’utilizzo e il più possibile attraente – sia per quanto riguarda il frigorifero, per attirare l’attenzione dell’utente nel bar o store in cui è installato, sia per quanto riguarda l’esposizione dei prodotti al suo interno.

Le interazioni degli utenti con ogni parte del design sono state analizzate sia da un punto di vista inconsapevole, con l’osservazione dei gesti spontanei di utenti ignari dello scopo della ricerca, sia invitando gli intervistati a razionalizzare le motivazioni dei loro gesti, le loro sensazioni e opinioni riguardo il feeling di materiali e finiture della vetrina e delle maniglie, i colori, l’illuminazione e la disposizione dei prodotti. 

Al termine della ricerca, gli studenti hanno prodotto una presentazione dei risultati, consegnata a Studio Volpi ed Epta Group, i loro committenti per questo primo approccio a un lavoro di consulenza, di cui condividiamo interamente il report:

 

l'incontro tra aziende e università

A conclusione dello studio, abbiamo avuto la possibilità di incontrare le altre aziende e studenti coinvolti nelle Esperienze Professionalizzanti, durante una tavola rotonda tenutasi in Università Cattolica.

Abbiamo imparato che per avvicinare le università alle aziende – e viceversa – abbiamo bisogno di mantenere la mente aperta, guardarci intorno ed essere pronti ad affrontare nuove sfide: la contaminazione è la chiave per arrivare all’innovazione.

«L’esperienza delle EP è stata la prima vera occasione che ci è stata offerta per mettere in pratica ciò che in questi anni abbiamo appreso. Per la pima volta ci siamo relazionati con delle realtà aziendali concrete, entrando nel loro modo, imparando a confrontarci con dei contesti diversi rispetto a quelli a cui eravamo abituati» – ci ha raccontato Roberta, studentessa magistrale parte del team del progetto sul frigorifero Glee. «Non sempre è stato un precorso facile e privo di ostacoli, ma grazie alla collaborazione tra il gruppo di lavoro, la tutor di riferimento e le aziende (Studio Volpi ed Epta Group), il lavoro è andato a buon fine e posso ritenermi più che soddisfatta dei risultati che siamo riusciti a raggiungere, sia dal punto di vista professionale che personale. Facendo un bilancio di questa esperienza, sono complessivamente soddisfatta, in quanto porto a casa molte conoscenze e competenze che fino a qualche mese fa non possedevo.»

È stata un’esperienza stimolante e formativa, sia per noi sia per gli studenti, e siamo convinti che i giovani talenti debbano essere coinvolti, sempre di più, in progetti come questo, a metà tra studio e lavoro